“Mi parli dei suoi punti di forza e di debolezza”
Quando si affronta un colloquio di lavoro bisogna essere preparati al meglio e saper rispondere correttamente anche alle domande “più scomode”. Potremmo paragonarlo a una partita a scacchi, in cui ogni mossa (ossia domanda) è appositamente studiata per farti cadere in qualche “tranello”.
Le domande del tipo: “Quali sono i suoi punti di forza e di debolezza?”, “ Mi parli dei suoi pregi e dei suoi difetti”, “Mi elenchi 5 sue virtù e 5 suoi punti deboli” potrebbero sembrare, all’apparenza, domande semplici e scontate.
In verità sono molto insidiose … Vediamo il perché.
Incertezze e troppe certezze
Se vuoi cercare di dare una buona impressione di te stesso al selezionatore, devi saper rispondere correttamente alle domande che ti sollecitano un’autoanalisi.
Quindi evita di:
– Essere titubante: non sapere cosa rispondere può venire interpretato come una “non conoscenza” di te stesso. Bisogna essere capaci di esporre i propri limiti e i propri difetti. Il secondo passo da fare sarà quello di riuscire a trasformarli in veri valori aggiunti per la vostra professionalità e per il vostro nuovo lavoro.
– Essere troppo certo di te stesso: anche una risposta troppo “determinata” potrebbe non essere la scelta migliore. La troppo sicurezza potrebbe sconfinare nella spavalderia. Conoscere te stesso non significa che tu debba dire che sei per forza il migliore.
Paradossalmente farai un’impressione maggiormente positiva sapendo parlare correttamente dei tuoi difetti piuttosto che delle tue qualità. Infatti solo in questo modo potrai dimostrare che “ti conosci”, che sei capaci di autocritica e di metterti in discussione.
Al colloquio di lavoro bisogna dimostrarsi sinceri
Non raccontare cose che non corrispondono a verità. Non attribuirti doti professionali che non hai. La sincerità è pagante, è la strada giusta ma devi saperla gestire per non apparire ingenuo e impreparato.
Ricorda: sei di fronte a un selezionatore, alla persona addetta alle risorse umane che ha conoscenze, preparazione ed esperienza per riconoscere te e il tuo linguaggio. Sappi ricollegare quelli che ritieni i tuoi punti di forza all’esperienza lavorativa che hai maturato. In questo modo dimostrerai con esempi concreti che sei il candidato giusto per il posto di lavoro offerto.
Quando al colloquio di lavoro la debolezza diventa forza
Come abbiamo detto è buona cosa sapere esporre i propri difetti. Meglio ancora è saperli trasformare in punti di forza. Nel marketing viene chiamato “ammissione dannosa”. Come è possibile farlo?
Ecco qualche esempio di risposta a una domanda che ti chiede di palare dei tuoi difetti:
– “Sono sempre critico quindi devo andare a fondo delle cose e capire se ci si può migliorare ulteriormente”;
– “Sono pignolo quindi tutto deve essere sempre ordinato”.
Naturalmente quando si affronta un colloquio di lavoro, bisogna sì essere sinceri, ma anche saper elencare solo quei difetti che siano compatibili con la posizione lavorativa offerta.
Per intenderci se ti stai proponendo per un posto da commessa sarà meglio non dire:” Sono disordinata” perché questo tipo di difetto potrebbe compromettere la tua candidatura. Al contrario, dire:” Sono loquace” può diventare un valore aggiunto, non venendo considerato come “una perdita di tempo” ma come “un’attenzione la cliente”.
Conclusioni
La prima regola che bisogna tenere presente è, quindi, quella di arrivare al colloquio di lavoro preparatio sapendo che anche le domande “più banali” in verità rivestono un’importanza cruciale.
Quando si risponde alle domande che riguardano i nostri difetti è sempre buona norma ricordare queste 4 piccole regole:
- Elencare solo i difetti che possono influire sull’attività lavorativa (sapendoli scegliere) e non “tutti i nostri difetti”. Quest’ultimi non interessano al nostro selezionatore e potremmo dare l’idea di non saper fare una distinzione;
- Dimostrare una buona conoscenza di sé stessi, sapendo fare autoanalisi e autocritica;
- Dimostrare di saper svolgere il lavoro per cui si è candidati perché i difetti non te lo impediscono;
- Migliorarsi è il tuo obiettivo. I difetti non sono punti di arrivo ma delle partenze stimolanti per crescere e progredire.
Non importa se tu stia pensando a intraprendere una nuova carriera in un’azienda di Lugano o fuori dal Ticino, cosa importa è che tu abbia coscienza dei tuoi difetti, che sappia individuarli, parlarne e dimostrare che sai superarli!