Parità di genere sul posto di lavoro: una sfida ancora aperta, anche in Ticino

La parità di genere sul posto di lavoro è un tema cruciale nel dibattito sociale contemporaneo. Nonostante i progressi degli ultimi decenni, il divario tra uomini e donne in ambito lavorativo resta evidente in molti settori, sia in termini di opportunità di carriera che di retribuzione. Anche in Svizzera, e in particolare nel Cantone Ticino, il percorso verso una reale uguaglianza si presenta ancora lungo e complesso.

La parità: un diritto e una necessità

Garantire pari opportunità tra uomini e donne non è solo una questione di giustizia sociale, ma anche un fattore determinante per la crescita economica e lo sviluppo sostenibile. Diversi studi dimostrano che le aziende con maggiore diversità di genere ai vertici tendono ad avere migliori performance, innovazione più elevata e una maggiore capacità di adattamento ai cambiamenti del mercato.

Tuttavia, la realtà spesso racconta un’altra storia. Le donne continuano a essere sottorappresentate nei ruoli dirigenziali, e a parità di competenze e responsabilità, il loro salario medio rimane inferiore a quello degli uomini. In Svizzera, secondo l’Ufficio federale di statistica, il divario salariale di genere nel settore privato si attesta attorno al 18%, con differenze che variano anche in base al settore e alla posizione occupata.

Il Ticino: una fotografia locale

Nel Cantone Ticino, la situazione riflette molte delle problematiche riscontrate a livello nazionale, con alcune peculiarità. Secondo i dati raccolti dall’Ufficio di statistica del Cantone, le donne rappresentano circa il 45% della forza lavoro, ma la loro presenza diminuisce sensibilmente salendo nella scala gerarchica. La differenza salariale tra uomini e donne si aggira attorno al 12-15%, un dato che, seppur leggermente inferiore alla media nazionale, resta significativo.

Inoltre, le donne ticinesi affrontano ancora ostacoli legati alla conciliazione tra lavoro e vita familiare. Il carico delle responsabilità domestiche ricade spesso in maniera sproporzionata sulle donne, rendendo più difficile l’accesso a impieghi a tempo pieno o con prospettive di carriera. Le strutture di accoglienza per l’infanzia, seppur in miglioramento, non sono ancora sufficientemente capillari o economicamente accessibili per tutte le famiglie.

Verso un cambiamento culturale e strutturale

Promuovere la parità di genere richiede interventi su più livelli. Le istituzioni pubbliche possono favorire politiche attive, come incentivi per le aziende che adottano misure di conciliazione lavoro-famiglia o programmi di mentoring al femminile. Le imprese, da parte loro, devono impegnarsi in pratiche trasparenti di assunzione e promozione, e adottare sistemi di valutazione equi e non discriminatori.

Anche il mondo dell’istruzione e della formazione professionale ha un ruolo chiave, sensibilizzando le nuove generazioni e incoraggiando una maggiore partecipazione femminile in settori ancora fortemente dominati dagli uomini, come quelli tecnico-scientifici.

La parità di genere sul posto di lavoro è una sfida culturale, sociale ed economica. In Ticino, come altrove, ci sono segnali positivi e iniziative in corso, ma il cammino verso una piena uguaglianza è ancora da percorrere. Serve un impegno condiviso, costante e convinto da parte di tutti: istituzioni, aziende e cittadini. Solo così si potrà costruire una società più giusta, inclusiva e moderna.